La Sibilla by Silvia Ballestra

La Sibilla by Silvia Ballestra

autore:Silvia Ballestra [Ballestra, Silvia]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: i Robinson / Letture
editore: Editori Laterza
pubblicato: 2022-10-15T00:00:00+00:00


8

Durante la sua missione nel Sud liberato, si è dunque accorta di essere incinta. Lo scrive Caracciolo nel suo diario e quindi Joyce doveva averne parlato con i compagni incontrati laggiù.

Questa volta non vuole rinunciare a un figlio come le era toccato fare a Parigi anni prima. È nel suo paese, si preparano tempi nuovi, a un figlio Joyce ha pensato per anni dopo lo shock dell’aborto. Lei è convinta di poter affrontare i mesi a Roma continuando a fare quello che ha sempre fatto e cioè la lotta partigiana. E così è. Deve, per esempio, accertarsi che i lanci di armi concordati vadano a buon fine.

Quando il materiale lanciato sul lago di Bracciano, recuperato dal professor Volterra e portato in bicicletta a Roma, spunta in casa di Ines Berlinguer in piazza Mazzini, nessuno sa di cosa si tratti. Il pacco è stato aperto in camera da letto e la dirigenza del Partito d’azione (La Malfa, Visentin, Reale) contempla perplessa dei pezzi di carbone nero, delle pigne verdi, dei sassi di fiume stranamente leggeri e dei pezzi oblunghi confusi in mezzo a dei fili che fanno supporre si tratti di un apparecchio radio da montare. Ma quando Joyce, che è esperta di esplosivi grazie al corso Soe fatto in Inghilterra, arriva dalla cucina, intima a tutti di non toccare niente, di stare attentissimi e di smetterla di gingillarsi con quei pezzi poiché si tratta di ordigni buoni a far saltare un treno o una nave da guerra e quindi anche la casa con tutti gli azionisti. La resistenza è anche questo: civili che non hanno una vera conoscenza militare, né una preparazione su armi e munizioni, e che a volte rischiano la vita per inesperienza, per accidenti o per sfortuna.

In quei mesi Joyce ed Emilio vivono ancora sotto il falso nome di coniugi Raimondi (e presumibilmente Joyce si fa ancora chiamare Simonetta). A Roma sono mesi difficili, l’arrivo degli Alleati che sembrava imminente è rallentato dalla inaspettata difesa dei tedeschi sulla linea Gustav. Dal Tirreno all’Adriatico, seguendo l’asse dei fiumi Garigliano e Sangro, gli Alleati in inverno sono bloccati dalla pioggia e dalle postazioni tedesche particolarmente determinate a resistere. Per cinque mesi si svolge una guerra lenta, di posizione, attorno a Montecassino. Nel gennaio del ’44, lo sbarco ad Anzio degli angloamericani non sortisce l’effetto desiderato di sfondare sopra la linea perché le truppe di Kesserling li bloccano in una situazione di stallo.

In città, il Cln non sarà in grado di coinvolgere vaste parti della popolazione nonostante i tanti piani insurrezionali. Scrive Santo Peli in Storia della Resistenza in Italia: «Il fatto che la maggior efficacia militare venga raggiunta da isolate azioni di Gap comunisti, composti in gran parte di studenti universitari e intellettuali, segnala anche una non risolta difficoltà di proselitismo e di direzione unitaria: nella Roma ministeriale, vaticana, impiegatizia, sottoproletaria, i dirigenti dei partiti antifascisti, Lussu, Ginzburg, La Malfa, Nenni, Gronchi, Saragat ‘restano generali senza esercito’. Audaci e terribili operazioni dei Gap comunisti, come quella di via Rasella



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